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Ho deciso di cominciare a segnalare qui le date di pubblicazione degli episodi già pronti, sfruttando così la possibilità offerta da Blogspot di programmare in anticipo la pubblicazione automatica dei post.

Tanabrus

lunedì 1 settembre 2008

001

"Giunto sulla terraferma, dopo che ebbe visitato le isole, Dahvjin Si fermò a riposare sopra una scogliera, e disse ai fedeli che Lo avevano seguito nei Suoi viaggi che in quel punto sarebbe sorta la Città Santa che avrebbe illuminato l'intero mondo con la sua luce splendente.
I fedeli cominciarono a costruire le loro nuove abitazioni lì, e durante la notte il Divino operò un altro dei suoi miracoli circondando la scogliera con impenetrabili mura di roccia alte cento piedi.
L'area racchiusa da quelle mura avrebbe potuto accogliere agevolmente tutti gli abitanti dell'intera fascia costiera di Faheir'ont e delle isole, ed i Suoi fedeli si stupirono di tali dimensioni chiedendosi il motivo di tale grandezza. Ma Dahvjin, che conosceva i loro pensieri, gli predisse che un giorno quell'area sarebbe stata completamente occupata dalle abitazioni della città, e che da lì avrebbero governato su tutto Faheir'ont, protetti dalle mura che Lui stesso aveva eretto in una notte.
Battezzò tale città Davah'nji, la Città sacra."



Sbuffando, Kharon chiuse il libro che stava leggendo e si alzò dallo scomodo giaciglio sul quale era seduto.
La cabina era piccola, composta dalla brandina sulla quale fino a pochi istanti prima era seduto a leggere e da un baule rappresentante il suo bagaglio. In effetti, più che una cabina pareva una cella, ma aveva l'indubbio pregio di garantire un minimo di riservatezza, confrontato con l'unica alternativa disponibile, rappresentata dal condividere una grande cabina con almeno cinque altre persone.
E Kharon teneva alla riservatezza, sopratutto quando leggeva quel libro. La testimonianza della Fiamma, il libro sacro dei fedeli di Dahvjin. Non che gli interessasse se qualcuno lo vedeva intento a leggerlo, dopotutto stavano andando sull'isola dove si trovava il suo tempio principale, e il suo culto era la religione principale di tutta la zona, dalle isole fino al grande deserto. Piuttosto, non desiderava venire visto mentre lo leggeva perchè spesso si lasciava sfuggire commenti sarcastici sui brani letti. E da quelle parti, un fanatico religioso non ci avrebbe pensato due volte prima di attaccare un estraneo accusandolo di eresia.

Si avvicinò alla piccola finestra circolare sulla parete, osservando avidamente il paesaggio esterno.
Mare, mare, nient altro che mare. Durante questo viaggio aveva scoperto di odiare profondamente il mare, senza dubbio preferiva altri mezzi di trasporto pù convenzionali. Cavalli, carrozze, i propri piedi, il volo. Anche il teletrasporto sarebbe stato preferibile rispetto a quel viaggio interminabile, intrappolato in una prigione galleggiante, senza possibilità di muoversi realmente.
Cercò di spingere lo sguardo più lontano possibile, sperando di avvistare la sagoma di qualche isola all'orizzonte, ma la sua flebile speranza risultò vana. La terra era ancora lontana.
Sospirando, tornò a sedersi sul letto riaprendo il libro ad una pagina a caso.


"Da oriente, l'esercito nemico avanzava attraverso pianure e colline, inarrestabile. Centinaia di migliaia di soldati, guidati dalla migliore cavalleria del mondo conosciuto. Una macchina da guerra formidabile che era già riuscita a conquistare innumerevoli nazioni, e che ora aveva puntato i propri occhi sulle coste abitate dai fedeli di Dahvjin. Egli era assorto in meditazione da ormai tre mesi, e le sole forze degli abitanti della costa non sarebbe mai potuta bastare a bloccare quell'invasione. In molti erano ormai salpati con le navi dirette alle isole, molti altri invece avevano cercato rifugio in Davah'nji, che si era rapidamente riempita di profughi dai villaggi più lontani. Le mura della città gli davano sicurezza, la scogliera alle proprie spalle la rendeva inespugnabile, ma alla lunga tutti sapevano che quella città impossibile da prendere con la forza si sarebbe trasformata in un'orrenda prigione per chi vi si era rinchiuso dentro.
Invocarono allora a gran voce Dahvjin, ed Egli finalmente interruppe la propria meditazione, irritato per il fastidio arrecatoGli.
Vide l'esercito invasore, e per la prima volta mostrò al suo popolo il suo volto segreto, il volto del Fuoco Distruttore.
L'intera pianura che congiungeva la costa ai Regni Centrali venne arsa da un incendio quale mai se ne erano veduti dall'alba della creazione, e quale mai si vedrà più fino al giorno in cui Dahvjin non deciderà di restituire il mondo intero alle fiamme. L'intero esercito nemico venne arso vivo nel fuoco infernale che si sviluppò fin dove poteva giungere la vista degli abitanti di Davah'nji che affollavano gli spalti delle mura.
L'incendio durò tre settimane, al termine delle quali si estinse miracolosamente. Dove prima c'erano pianure e colline, boschi e vita, era rimasta solo la morte e la grande distesa da allora conosciuta come Deserto del Fuoco.
Dahvjin si rivolse ai suoi fedeli e disse loro: Ho eliminato i vostri nemici nel mio fuoco purificatore, e ora le vostre terre sono protette da una landa desolata che proclamo come mio dominio. Niente lo potrà attraversare senza avere la mia benedizione, lì il fuoco avrà potere di vita e di morte su ogni creatura. Questa terra sarà la vostra più grande difesa, ma dovrete imparare a conviverci o divorerà pure voi, che non siete stati in grado di difendervi da soli dai vostri nemici. Adattatevi al fuoco e forgiatevi in esso per divenire più forti, o il fuoco vi brucierà come ha bruciato i vostri nemici.
Detto questo, rientrò nel suo tempio e riprese a meditare."


Kharon represse a stento una risata.
Quel testo pretendeva di narrare fedelmente vicende risalenti all'età degli Dèi, quando nel mondo gli Dèi camminavano sulla terra e vivevano in mezzo alla gente.
Non dubitava certo che gli Dèi esistessero, ci sarebbe mancato altro, nè dubitava che un tempo avessero vissuto tra gli uomini. Ma dubitava che per difendere una città un Dio avesse desertificato una zona così vasta, quando avrebbe potuto operare in mille altri modi. Certo, tutti sapevano che gli Dèi spesso agivano nel modo più complesso possibile... ma Kharon aveva avuto modo di studiare a lungo non solo la magia, pure le scienze. Ed il suo maestro gli aveva spiegato che la desertificazione spesso è un processo naturale, che avviene in tempi molto lunghi, per motivazioni affatto divine.
Molto probabilmente, quel testo era stato scritto quando il deserto ormai era una realtà consolidata del territorio Faheiriano e gli ignoti redattori dello scritto avevano voluto legare il deserto alla loro religione. Una mossa senz altro furba, che li aveva radicati ulteriormente nel territorio, ma pur sempre un'invenzione.

Scuotendo la testa, si rimproverò a bassa voce per l'atteggiamento che non riusciva ad evitare di tenere nei confronti di quel testo. Stava andando nella città dove si trovava il templio principale di quella religione, e in occasione di una delle maggiori cerimonie annuali.
Se si fosse dimostrato troppo ignorante in materia sarebbe balzato immediatamente agli occhi di tutti come una persona strana.
Se si fosse dimostrato irrispettoso di qualche usanza o credenza, anche solo per ignoranza, sarebbe potuto morire.
Sforzandosi di rimanere concentrato, riprese la lettura del libro rilegato in pelle rossa.

11 commenti:

Sean MacMalcom ha detto...

Auguroni per il tuo nuovo inizio!!! :D

Anonimo ha detto...

idem!

Comunque, quello che non mi piace( che per inciso ti avevo già scritto! :P) è il fatto che i widget vanno a coprire orizontalmente tutto lo schermo. Non si mettono in colone come nel precedente e prima di vedere il testo si deve scendere parecchio. Anche le immagini non sono centrate il che rende il tutto squilibrato...

Tanabrus ha detto...

Ohibò, io lo visualizzo perfettamente. I widget stanno al loro posto, l'immagine se ne rimane centrata.

Che browser usi?

Sean MacMalcom ha detto...

Anche per me visualizzazione perfetta!

Anonimo ha detto...

Uso Explorer, provero con firefox, ma se vuoi posso mandarti uno screenshot...

Anonimo ha detto...

Provato! Fa casino anche con quello! In questo caso ho una prima serie di Widget e sotto una seconda. Nel momento in cui inizia la seconda serie di widget, mi mozza irremediabilmente il post...
Idem, posso mandarti i screen se può aiutarti...

Tanabrus ha detto...

Ho provato ad usare un altro browser, e ho capito cosa intende Palakin.

Con Firefox 3.0 la visualizzazione del blog è perfetta, ma con Explorer (almeno con le versioni vecchie) e con Firefox 2.x vengono dati dei problemi.

Se qualcuno fosse in grado di aiutarmi a risolvere questo problema gliene sarei grato, visto che io non ho la minima idea di come fare a renderlo compatibile con quei browser...

Anonimo ha detto...

Al limite, come rimedio estremo( aspetta altre risposte magari) puoi provare a vedere un altro template...

Tanabrus ha detto...

Aspetto di vedere se Sean conosce qualche trucco per rendere il template compatibile con i vecchi browser.

Altrimenti guarderò per un template "standard" di blogspot o, alla peggio, tornerò sul vecchio blog cercando di "gerarchicizzare" le vecchie storie in un'unica supercategoria, per distinguerle dalle nuove...

Mirtillangela ha detto...

Complimenti per il nuovo blog e per il proseguo delle tue narrazioni! ^^

Tanabrus ha detto...

Grazie Mirtillangela :)


Per tornare al problema di visualizzazione indicato da Palakin, stamani ho provato a connettermi dal pc del bar, che utilizza Explorer 7, e visualizzava tutto normalmente...

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